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POESIE

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Non c'è nulla di più bello di saper esprimere le proprie emozioni e sentimenti attraverso le parole. La poesia apre i nostri cuori e ci permette di condividere la nostra più profonda essenza con gli altri.

É l'ora di mostrare tutto il tuo talento!

Questa è la tua occasione!
Contattaci all'indiretto email: redazioneurlodiathena@hotmail.com 

AD UN PASSO
MONICA PARODI

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Ad un passo

un battito di ciglia

un cuore che farfuglia

l'amore oltre ogni misura

Ad un passo

con un dito toccare il cielo

l'alto e il basso in un bacio

intenso e senza fiato

Ad un passo

la forza e la grazia

la natura intatta

il nulla dopo un dramma

Ad un passo

il soffio che crea e distrugge

la voce che conduce

il silenzio che trasluce

Ad un passo

io e te

in un abbraccio

non è solo un passo

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OGGI
SARAH DELLI PRISCOLI

Oggi sono uscita

nel modo in cui a oggi è possibile farlo. 

Avevo bisogno di sentire il sole sulla pelle; 

avevo bisogno di vedere una luce naturale; 

avevo bisogno di toccare una libertà che non sento più mia. 

Oggi il sole va e viene: 

forse non vuole farmi contenta, 

forse ha voglia di giocare 

o forse, ha paura che gli tossisca in faccia. 

Oggi la luce è rifrangente: 

aveva voglia di guardarmi dentro, 

ma dentro è vuoto, 

è grigio, 

è spento. 

Oggi la libertà non ha lo stesso sapore di sempre:

sa di divani e coperte, 

sa di cemento e vernice, 

sa di pavimento, pareti e soffitto. 

Oggi il tempo è scaduto:

il sole ha deciso di lasciarmi; 

la luce ha deciso di ignorarmi. 

Inizio a sentire freddo su questa vedetta saldata al mio palazzo. 

Dovrei rientrare, 

ma devo resistere 

perché anche la libertà ha deciso: 

ha deciso di abbracciarmi. 

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PROFUMI
(@_._COMA_._)

Uscir la sera al balcon freschezza,

rimembra la mente al cor, la giovinezza,

ch’ella s’è distratta nella stanchezza

d’un pover uomo senza saggezza.

Din su la corda, colori stesi,

padron del fato, sentimenti appesi,

i bracci all’amati stesi,

al petto bruti colpi, presi.

Allor, al tuo esso, confuso,

odor limone, acre infuso.

Pien le membra, l’anime coriacee,

tutta la carne fugace brace,

riempir vorria, pettia,

 l’universo abuso.

Bramante il verdon al bianco,

lacrimar il fumo al talco,

consuma fin ch’è rancio,

al pensier amor, metter trancio.

Al ritornar del cor al par artifizio,

sent’io ch’è dur parlar di er, sacrifizio.

Entrommi benefizio,

et lì, malefizio.

S’è fatto limoncello,

 il limon del tuo pennello.

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INIZIO
@_._COMA_._

INIZIO, di un uomo.

INIZIO, di un amore negato.

INIZIO, di una vita nascosta.

INIZIO, di un sogno meraviglioso.

INIZIO, il tuo braccio intorno al collo.

INIZIO, la tua mano nella mia.

INIZIO, la tua bocca sulla mia.

INIZIO, la tua lingua tra la mia.

INIZIO, la tua mano sul petto.

INIZIO, la tua gamba nel letto.

INIZIO, di un ottimo amplesso.

INIZIO, di un amore complesso.

INIZIO, di un nuovo affetto.

INIZIO, di una vita d’effetto.

INIZIO, di un uomo perfetto.

INIZIO.

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AZZURRE ATTESE
MARIA LUCREZIA RALLO

Ho trovato te

nel cinismo delle mie giornate…

Sento su di me

il peso del silenzio che mi sta stretto,

lo sgomento dell'attesa

e la fame di poter toccare il tuo cuore.

Nell'immobilismo che mi circonda,

nel tempo che empio trascorre

io ho trovato te.

Tra le pagine di un libro mai finito,

in quella canzone che suona lo stesso riff…

io mi sono persa nel cercarti.

Il sole bacia i tuoi capelli,

gli occhi si schiudono al vento e

le mani giocano con le ombre

del sentimento.

Nulla mi appare più chiaro

dell'invisibile che ci separa e

ci allontana.

Vorrei toccare il cielo, e

sfiorare quell'infinito che temi.

Vorrei poterti abbracciare e

navigare con te acque di mostri,

di insicurezze...

Non saprai nulla di tutto questo,

la lacrima che non versi

mi annega

e il mio sgomento mi culla.

Il sentimento arde nel mio ventre

e attendo la pace nel nostro silenzio.

Cosa riflette la mia anima?

Cosa ricerca il mio temuto istinto?

Gelide distese di tormento

ci accompagnano nelle nostre notti

e in quell'azzurro annullo

ciò che è mio

per fare spazio a ciò che

vorrei fosse il mio. 

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LA MIA NOTTE VALLIGIANA
MONICA PARODI

Il cielo all'imbrunire magico m'appare,

il blu che s'annerisce mutando tonalità
il giorno che fugge veloce e arrossando

dietro al monte corre e schivo si nasconde.

​

Chissà cosa farà il sole birichino

quando si cela ai nostri occhi indiscreti,

quando si tuffa nell'orizzonte lontano
in quel luogo che a noi riecheggia infinito.

​

Anche i suoni s'addormentano verso sera,

soli si rispondono il gufo e la civetta

mentre il lupo saluta la luna
e il rospo si lamenta presso il fiume.

​

Poi fredda la notte s'adagia,

ricopre gli abitati per la valle disseminati;

dalle loro luci presto sarà violata

come da mille colpi di fredda spada.

​

Questa è la notte mia valligiana

che tra la magia e la quiete è incantata

abile danza tra passato e futuro
e puntuale si ripete, ogni sera presente

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ESILIO
FABIANA SERGIO

Mi esilio

Dal mondo

Quando questo

Condanna a morte

I miei principi:

Non vivo dove

Non ho facoltà di

Esprimermi,

Mi dispero

Della non libertà.

​

Ho firmato un contratto

Con me stessa:

L'esilio
Non come abbandono

Come ritrovamento

Di pezzi dispersi

Della mia essenza.

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N° 1
RICCARDO ANDRES DEMARTINI

 

 

Presenta crepe e fratture attraverso le quali la mia anima sussurra Soffia, la mia maschera
Disperati tentativi di corrompere gli altri

Sbrilluccichio opulente, la mia povera maschera
Sogna essere una stella ma non è che una luna
Ma questa mia maschera
È tutto, sa tutto ed è per tutti
Questa mia maschera è prova inconfutabile e tela bianca
La mia maschera non si toglie più
Ma va bene così
EÌ€ la mia maschera, il cancello di accesso tra me e il mondo
EÌ€ la mia maschera

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INCANTO
FABIANA SERGIO

 

Vorrei avere il privilegio
Di amarti
Mentre il giradischi s’incanta

E io vivo l’incanto
Delle tue mani sulla mia pelle

Come ballerine
Al loro ultimo saggio

Ubriacarmi dei tuoi movimenti

Dei tuoi respiri
E poi sparire, sparire
E osservarti mentre

Divento trasparente

Vederti avvicinare alla finestra

Ed essere brezza

Leggera e tagliente

Sfiorarti delicatamente
Da non farti sentire nemmeno

La materia, la pelle, la carne

Solo venticello primaverile

EÌ€ l’amore di chi sa volare

Oltre, oltre gli orizzonti

Oltre ciò che si vede,

Smaterializzarmi

Per proteggerti

Dai peccati del corpo.

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IN PUNTA DI PIEDI NEL DOLORE...
MONICA PARODI

 

In punta di piedi avanzo in silenzio,

il vuoto contemplo sperso,
non odo che il vento in questo deserto.

​

Una landa desolata in cui riecheggia soltanto

l'eco dei sogni infranti misti al pianto.

Dolore io sento, sale, m'invade, m'infrange.

​

Una lacrima riga come lama il mio volto,

poi cade sulla terra avida dal lungo vuoto.

Un grido squarcia il silenzio, le gambe cedono.

​

Poi un debole suono di vita riecheggia,
dal rumore del nulla un volto,
due occhi mi fissano spersi, in un sorriso aperti.

​

Cammino in punta di piedi tendendo la mano

quasi il rumore dei passi fosse dolore
per le macerie del mio e del tuo cuore

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GUARDA IL METEORITE ALBERTO MOSCONE

Guarda il meteorite,
Lo vedi sgretolarsi ad ogni respiro? Inverti il suo tempo,
Inverti la sua corsa, Guardalo.
Guardalo raccogliere ogni frammento Di sé lungo la strada.
Ogni masso un evento,
Ogni sasso un ricordo,
Ogni granello un respiro.
Ora guardami.
Inverti il mio tempo,
Inverti la mia corsa.
Con il meteorite negli occhi Guardami disintegrarmi nel tempo. Sono uno
Sono tutto
Non sono niente.

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SALISCENDI
@_._COMA_._

 

 

A volte vorrei

Soltanto

Qualcuno al mio portone:

Salgo o scendi?

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FATE SILENZIO...

MANUEL PALA

Fate silenzio...
Spegnete le piazze

Oscurate le insegne

Lasciate ch’io sia
Ciò che sento.
Non trattenetemi in queste catene di

giudizi
Non trattenete le mie mani

Precipitose
Non domate l’incendio sulle mie

labbra;
Che si consumino
Del suo amore!
Io non voglio parole Sarebbero inutili...
Datemi amore

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DOTTORE!

SOBHI SALIMI

 

 

Dottore! Da due mesi, Le mie poesie non hanno le mestruazioni.

Congratulazioni!
La tua penna è incinta. Aspetta sette mesi per piangere una pagina.

​

​

:نم
.نبان دۆیرێپ ەگنام وود مناکەرعێش !رۆتکود :)ەوەزب ەب(رۆتکود
!ەزۆریپ
ینایرگ ۆب ،رتیگنام توەح ات ەک ربەس .ەووب سوائ تەکەسوونێپ .کەیەڕەپال
یمیلەس یحبوس

​

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QUEERS IN TUNISIA

CHOUAIB ELHAJJAJI

Where’s Home?
Is It In Your Heart Or Is It Above The Clouds?
Is It A Happy Place ?
The Rumours Tell A Different Tale
Loud Inner Conversations Can I Escape It?
Does Religion Have The Power To Explain It
Am I Safe?
With All These Layers Of Illusion Over My Face? Too Many Questions, Is This How You Become Insane? Where’s Home?
You broke your children
But we keep going on
And in your name
Against your gates
We revolt
To write a history for all
Let the blood streams mix with the nicotine
We are making you our home

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PICCOLE POESIE DIMENTICATE

MARTINA PASSALACQUA

Forse
ho sbagliato
Ad appoggiarmi così tanto

Su di te
Che se ti sposti
Io cado...
E
Con tutte le mie forze

Nonostante tutto

Cerco di rimanere aggrappata

A te

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CHE TU POSSA

ATLAS BIANCHI

Che tu possa amarmi
A dispetto del tempo

Che tu possa sentirmi

FragiLe come il vento

Che non importa dove siamo,

Perché sempre ci ritroviamo.

Che tu possa vivere

Indossando il mio profumo

Come io vivo indossando il tuo

Quasi fosse l’Unico al mondo.

Come se ogni respiro mi portasse da te.

Che tu possa amarmi
Senza limiti e paure
Il mondo si fermerà a guardarci
Ci coprirà col suo silenzio,
le sue urla, la sua invidia. Consapevole che

se mai provasse a dividerci

crollerebbe
sparendo sotto lo sguardo della gente che nasce, cresce, muore
ma quasi mai vive,
quasi mai ama.

​

Un esercito
intimidito dalla libertà perso nel mare del tempo.

Tu, fai in modo di permetterti di amarmi
di sentirmi.

Fai in modo

Di trovare nel mio Cuore

Un alleato sincero,

Fai in modo,

Che tu possa

a dispetto del tempo

non stancarti mAi

di accarezzarne le spine.

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